Il mantello di pelo del gatto è la caratteristica più affascinante che ci colpisce e che esercita un’attrazione fatale che ci fa innamorare di loro. Il gatto viene classificato non solo in base alla razza, ma anche in base alla lunghezza del pelo: corto, semi lungo o lungo.
Il pelo protegge la cute del gatto dai traumi, regola il calore corporeo e ha anche una funzione sensoriale. I peli di guardia (o primari) sono lunghi, spessi e pigmentati, e abbondano in particolare nella parte superiore del corpo. Spesso l’animale ama nascondersi in una delle sue cucce da esterno proprio per lisciarsi e pulire il suo pelo.
La cute del gatto è resistente ed elastica; spessa tra 0,4 e 2 mm, è una preziosa barriera contro la sporcizia e le infezioni, ma anche contro la perdita di liquidi e la penetrazione di agenti esterni. Sia la cute sia il pelo del gatto sono coperti da una sottile pellicola protettiva costituita da sebo, una sostanza grassa secreta dalle chiamandole sebacee collegate ai vari follicoli piliferi.
Pelo di guardia pelo intermedio e sottopelo del gatto
Siberian
Per quanto riguarda il pelo, si distinguono tre categorie: il pelo di guardia, quello intermedio e il sottopelo. Il pelo di guardia è costituito dalla folta pelliccia esterna. Ogni pelo è piantato in un follicolo individuale della pelle e ogni follicolo può reagire in risposta ai segnali del sistema nervoso.
Questa reazione consente al gatto di rizzare il pelo per mostrarsi minaccioso di fronte a un avversario o per ripararsi dal freddo. I peli intermedi, definiti anche setolosi, si trovano tra il pelo protettivo e il sottopelo.
Si tratta di peli ispidi, dall’aspetto frangiato, più sottili ma anche più fluidi del pelo di guardia, che hanno una duplice funzione isolante e protettiva. In quasi tutte le razze dei gatti è presente anche un sottopelo, ovvero uno strato di pelo vicino alla pelle, costituito da soffice peluria che cresce a ciuffi da singoli follicoli.
Il pelo del gatto cresce continuamente attraverso tre fasi come i capelli umani: anagen (la fase di crescita), catagen (la fase di transizione), telogen (la fase di riposo). Il mantello tigrato, o tabby, è il più diffuso in assoluto: da esso sono derivati per mutazione tutti gli altri. Alcune razze di gatti possiedono l’equivalente della criniera dei leoni, cioè un pelo folto che li avvolge intorno al collo e alle orecchie.
Le vibrisse del gatto
Le vibrisse sono i baffi del gatto, hanno un’importanza fondamentale, non solo a livello estetico, ma sono necessari per la sua sopravvivenza. Funzionano come antenne, una specie di radar con il quale il gatto ricorre per esplorare il territorio che lo circonda.
Le vibrisse del gatto sono grosse e spesse, come già detto, sono fondamentali per la sopravvivenza del gatto. Oltre ad agire da antenna e indicatore generale delle condizioni ambientali, sono determinanti anche nelle comunicazioni tra gatti.
Muta del gatto
La perdita delle vibrisse, per esempio in una zuffa oppure per un indebolimento generale dell’organismo, compromette seriamente la capacità del gatto di orientarsi. Oltre al pelo, il gatto muta anche le vibrisse, specialmente in primavera
Gatto nudo Sphynx
Lo Sphynx è il più noto tra i gatti nudi. Il gatto nudo è privo di peli o al massimo ricoperto da un altro fine peluria. Esistono quattro razze di gatti nudi che sono tutte frutto di mutazioni genetiche.